IlColonnellodell'esercitoGiulioBottari,reducedallaRussia,ufficialedei servizi segreti e di idee socialiste, fa parte fin dall'inizio del movimento clandesti-o, operante in stretto contatto con il C.N.L. e, subito dopo l'armistizio, prende contatto con alcuni socialisti di Vezzano Capoluogo quali Antonio Ferrari, l'anziano dirigente Attilio Battolini e il figlio Ferruccio, e, insieme a loro e al maresciallo Lui- gi Dall'Ara, si mette alla raccolta delle armi disperse convincendo alla consegna alcuni detentori. Attorno a lui e ai tenenti carristi sardi Piero Borrotzu (v. Scheda Piero Borrotzu nel presente Stradario della Resistenza di Vezzano Ligure) e Franco Coni, in collegamento con esponenti socialisti e con Don Carlo Borelli, parroco di Follo, si costituisce un centro di informazioni e di arruolamento, denominato "Gruppo Bottari",unadelleprimeformazionipartigianedellaprovinciaspezzinache,poi, prenderà il nome di "Brigata d'assalto Lunigiana" e nel luglio 1944 "Colonna Giu- stizia e Libertà". Il gruppo agisce dal dicembre 1943 fino al giugno 1944, quando Giulio Bottari viene chiamato a Genova a dirigere l'Ufficio Informazioni del Comando Militare Ligure.
Nell'ambito del progetto "Le vie della Resistenza (1943 - 1945) al gruppo Bottari è stata dedicata una via a Vezzano Ligure (SP).