Guglielmetti, Romeo

    Data di esistenza

    Data di nascita : 22/01/1909

    Data di morte: 14/01/1944

  • Biografia

    Operaio nell’officina riparazioni della Uite, l’azienda tranviaria genovese, iscritto al Pci dal luglio 1943, dirigente del movimento partigiano, è particolarmente attivo nella costruzione delle strutture clandestine. Il 25 novembre 1943 è arrestato con altri due suoi colleghi con
    l’accusa di aver diffuso volantini antifascisti e di aver raccolto fondi per le formazioni partigiane di montagna. La notizia dell’arresto, unita al malcontento molto diffuso fra i tranvieri contro il regime di occupazione, spingono il Comitato antifascista dell’azienda a proclamare uno sciopero di protesta. La mattina del 27 novembre 1943 i responsabili del movimento clandestino diramano la parola d’ordine dello sciopero. Il personale viaggiante si presenta in misura scarsissima al lavoro e le vetture tranviarie restano ferme nei depositi: i genovesi hanno, forse per la prima volta, la percezione fisica della forza del movimento di Resistenza.
    Il 13 gennaio 1944, in risposta ad un attacco gappista che provoca la morte di due ufficiali
    tedeschi, il Tribunale speciale, convocato dal capo della provincia Carlo Emanuele Basile, condanna a morte Romeo Guglielmetti e altri sette compagni “rei confessi di congiura contro lo Stato in zona di operazioni”. La sentenza viene eseguita all’alba del giorno dopo, al forte San Martino.

    Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.229-230

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