Industria italiana surrogati caffè di Aulla

  • Storia

    AULLA Industria Italiana Surrogati Caffè - "CIGNO vero estratto olandese per caffè" - Ditta Gasperini attiva dal 1927 al 1953 ad Aulla in Lunigiana (MS) - Terra di confine tra i feudi di Aulla e di Olivola, secondo alcune ipotesi la zona di Folla, poi chiamata «Surrogati», sarebbe stata abitata fin dal '500, mentre la casa Mazzoni, adibita a dogana per il controllo delle merci, pare sia stata la prima costruzione realizzata. Distesa di terreni a inizio del '900, i Surrogati iniziarono a crescere negli anni '20 di questo secolo con costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti, grazie anche al rientro di emigranti dagli Usa che qui investirono i propri risparmi. I Collecchia, i Correrini e i Mori furono tra le prime famiglie a stabilirvisi. Storia di case come la villa dei Piaggio-Strinchini (poi villa Lina), ma anche di personaggi che hanno vissuto l'avvento del fascismo, l'occupazione tedesca, i rastrellamenti e gli sfollamenti. E sullo sfondo l'industria italiana surrogati caffé di Tito Gasperini, attiva in Aulla dal 1927 al 1953 (quando si trasferì a Viareggio), vanto e prestigio di tutta la Lunigiana con i suoi prodotti come «Orzo mondo», «Vero malto», «Il vero estratto olandese per caffé» e la «Miscele Express», venduti in tutta la penisola soprattutto nel '35 quando all'Italia furono applicate le sanzioni per l'invasione dell'Etiopia. Trasformato in scuola di avviamento professionale nel '54, l'opificio ha però continuato a caratterizzare il quartiere, oggi abitato da 300 famiglie, cresciuto disordinatamente e che dal 1966 ospita uno stabilimento della Marina Militare. L'estratto olandese è fatto esclusivamente con la cicoria, della pianta si usano solo le radici essiccate e tostate. Il risultato è una sostanza scura e amarognola che durante l’800 e parte del '900 (i nostri nonni se lo ricordano) veniva utilizzata per allungare il caffè, un bene di lusso che doveva essere consumato con parsimonia. In epoca napoleonica la cicoria veniva coltivata e distribuita in larga parte dagli olandesi: da qui il nome “l’olandese” per il surrogato e “caffè olandese” o “caffè all’olandese” per la miscela.

    da "Luni e Apuania" gruppo pubblico su Facebook