Internati Militari Italiani, IMI

  • Storia

    Internati Militari Italiani (in tedesco Italienische Militärinternierte - IMI) è la definizione attribuita dalle autorità tedesche ai soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori della Germania nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell'armistizio dell'Italia, l'8 settembre 1943.
    Dopo il disarmo, soldati e ufficiali vennero posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell'esercito tedesco o, in caso contrario, essere inviati in campi di detenzione in Germania. Solo il 10 per cento accettò l'arruolamento. Gli altri vennero considerati prigionieri di guerra. In seguito cambiarono status divenendo “internati militari” (per non riconoscere loro le garanzie delle Convenzioni di Ginevra), e infine, dall'autunno del 1944 alla fine della guerra, lavoratori civili, in modo da essere utilizzati come manodopera coatta senza godere delle tutele della Croce Rossa loro spettanti.
    I 600.000 Internati Militari Italiani non furono i soli italiani a popolare i campi di concentramento e di lavoro nazisti. La condizione peggiore fu riservata agli 8.564 deportati per motivi razziali (quasi tutti ebrei), che furono condotti a morire ad Auschwitz e di cui solo in piccola parte furono selezionati per il lavoro coatto (ne moriranno 7.555, quasi il 90%). Ad essi si aggiungono almeno altri 23.826 deportati politici italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) i quali non erano condotti direttamente nelle camere a gas, ma erano condannati a morire di sfinimento attraverso le durissime condizioni di lavoro (ne morranno 10.129, circa la metà).
    Numerosissimi trasferimenti di IMI vennero effettuati dai tedeschi usando spesso carrette del mare, navi commerciali non di tipo "passeggeri", stipando i prigionieri nelle stive oltre ogni limite consentito, e senza nessuna norma di sicurezza. Diverse navi affondarono, per attacco degli Alleati o per incidente, con la morte di circa 15000 soldati. E' questa la storia del Piroscafo Oria, carico di 4046 internati italiani, che affondò il 12 febbraio 1944 dopo essersi scontrato contro l'Isolotto di Patroclo presso Capo Sunio, in Grecia. Si tratta di uno dei peggiori disastri navali della storia dell'umanità, il più grave mai registrato nel Mediterraneo.

    Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Internati_Militari_Italiani

    https://it.wikipedia.org/wiki/Oria_(piroscafo)

    E' possibile consultare l'Albo degli IMI deportati in Germania e lì deceduti su questa pagina: https://alboimicaduti.it/

    Su questa pagina è possibile trovare notizie su navi, militari e civili italiani caduti e dispersi in mare durante la Seconda guerra mondiale: http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/