Data di nascita : 02/09/1920
Data di morte: 09/12/1944
| Genova, 02/9/1920 Milano, 9/12/1944 Studente della facoltà di lettere all'università di Torino, nel 1942 frequenta la Scuola allievi ufficiali di Pinerolo. Animato da ideali antifascisti, svolge attività di propaganda nell'esercito, dove raggiunge il grado di sottotenente, e l'8 settembre, a Genova, si sottrae alla resa. Avendo ucciso un soldato tedesco nei giorni successivi all'armistizio è ricercato dai nazifascisti e sale in montagna. Raggiunto dapprima l'entroterra di Chiavari e costituitovi un piccolo nucleo di sbandati, dispersosi poi in seguito ad un rastrellamento, Kasman si sposta nella zona del lago Maggiore, con l’iniziale progetto di riparare in Svizzera. A Caldè di Castelveccana (Varese) entra in contatto con l'ingegner Nino Bacciagaluppi (Joe), uomo di fiducia di Ferruccio Parri, con il quale inizia a collaborare per favorire l'espatrio in territorio elvetico di ex prigionieri alleati. Trasferitosi a Milano, nel marzo 1944 conosce Parri, divenendone collaboratore e aderendo al Partito d'azione: in questa sua veste contribuisce all’evasione dal carcere di San Vittore di alcuni politici, tra cui lo stesso Bacciagaluppi, che riuscirà a raggiungere Lugano. Vicecomandante delle formazioni gielliste e, da luglio, Capo di stato maggiore del Comando Piazza di Milano secondo una precisa direttiva di Parri, a settembre collabora alla compilazione di un dettagliato piano insurrezionale della città, riuscendo a sfuggire ad un tentativo di arresto. Il 12 dicembre, in seguito ad una delazione, è attirato in un'imboscata tesagli da uomini della legione Muti: in piazzale Lavater, vicino a Porta Venezia, in un disperato tentativo di fuga viene colpito alla schiena da una raffica mortale. Alla sua memoria viene intitolata una brigata Sap Gl. Medaglia d'oro al valor militare. Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2008 |