Nato a Genova nel 1906, antifascista sin dal 1924, si laurea in giurisprudenza e comincia ad esercitare la professione di avvocato.
Già vicino agli ambienti di Giustizia e libertà durante gli studi universitari, nei primi anni Quaranta entra in contatto con elementi del neonato Partito d’azione e, dopo il 25 luglio, viene chiamato a rappresentare il partito nel Comitato dei partiti antifascisti di Genova. Dopo l’8 settembre risulta tra i fondatori del Cln Liguria e, a partire dal mese di ottobre, entra a far parte anche del suo Comitato militare. Fornisce inoltre un contributo decisivo alla organizzazione delle prime bande Gl nella regione e svolge un ruolo importante nell’ambito di quella missione Law che rappresentava il primo contatto tra partigiani e Alleati. Una menzione particolare merita la sua opera di falsificazione di documenti, in grado di salvare molte vite di ebrei e ricercati politici. Scampato miracolosamente alla cattura pochi giorni prima, l’8 marzo 1944 viene arrestato dalla Gestapo. Imprigionato nel carcere di Marassi, in quella 4ª sezione gestita direttamente dalle Ss, ai primi di giugno è trasferito a Fossoli, campo di smistamento nei pressi di Carpi, e da qui deportato nel lager di Mauthausen. In agosto viene trasferito nel sottocampo di Melk, dove le condizioni di vita per i prigionieri erano, se possibile, ancora più dure. Ammalatosi di polmonite, il 23 novembre viene ucciso con un’iniezione endovenosa di benzina. Medaglia d’oro al valor militare.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021