Ex artigliere dell’esercito regio con grado di caporale maggiore, l’8 settembre 1943 si trova a
Cervo San Bartolomeo (IM) dove partecipa alla formazione delle prime bande armate. Successivamente è tra i più attivi dirigenti dell’organizzazione clandestina del movimento Giustizia e Libertà genovese. In questo ruolo è particolarmente impegnato nell’opera di reclutamento di nuovi elementi da avviare alle formazioni partigiane. Partecipa all’organizzazione della banda Odino ed è responsabile dei collegamenti tra l’organizzazione cittadina della GL e le formazioni di montagna dislocate in val Trebbia e nell’alta val Bisagno. È vicecomandante delle brigate GL quando viene catturato dai militi della Gnr a Genova-Sampierdarena, rimanendo ucciso durante un tentativo di fuga il 20 febbraio 1945. Medaglia d’oro al valor militare.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.243-244