Lavoro nuovo (Il), periodico

  • Storia

    Per breve tempo Il Lavoro si presenta con la testata «Lavoro Nuovo» (la testata originaria verrà ripresa nel maggio 1971)
    Il Lavoro è stato un famoso ed importante quotidiano italiano genovese, nato nel 1903 e chiuso nel 1992. Fu fondato il 26 aprile 1903 in via Lomellini, nell'ex oratorio di San Filippo, da un'unione tra Leghe, Mutue e Cooperative liguri. Il primo numero uscì il 7 giugno, sotto la direzione di Giuseppe Canepa, parlamentare del Partito Socialista Italiano.

    Interventista nella Prima guerra mondiale (il direttore Canepa andò volontario al fronte), nel 1921, anno elettorale, Il Lavoro avversò le liste che fiancheggiavano il movimento fascista. La rappresaglia delle camicie nere non tardò a colpire: nel marzo 1922 la sede fu devastata per la prima volta, costringendo Giuseppe Canepa a ritirarsi dalla direzione del quotidiano per due anni. Durante questo periodo fu sostituito da Ludovico Calda, per i primi mesi, e poi da Carlo Bordiga.

    Durante la dittatura fascista, Il Lavoro rappresentò le istanze sociali e sindacali dei portuali genovesi. Oltre a Canepa, figurò nella redazione del quotidiano Giovanni Ansaldo, che ne fu redattore capo fino al 1926, quando espatriò in Francia. Fu sostituito da Umberto Cavassa. Canepa rimase direttore fino al 1938, riuscendo a garantire al quotidiano una relativa autonomia dal regime. Successivamente fu diretto, tra gli altri, da Gianni Granzotto.

    Finita la guerra Il Lavoro riappare come organo della federazione socialista ligure. Dall'aprile del 1947 al 25 giugno del 1968 Sandro Pertini assume la direzione politica del quotidiano genovese. 

    https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Lavoro_(quotidiano)