Patriota della 108° Brigata "Rossi", 4° Divisione Garibaldi "Pinan Cichero", VI Zona Operativa Liguria.
Nel Fondo Cln Imperia, busta I 116, fascicolo "Cln e Partiti ottobre 1944", sottofascicolo "Giorni 21-31" conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è reperibile una comunicazione originale del 26/10/1944 di Baldini Ernesto (Leandro, Matteo, Serra) a Rovelli Alfredo o Adalgiso (Amerigo) che tratta delle carenze militari ed etiche di alcune personalità di spicco. Vi si legge testualmente:
"[...] Né Renato I (Martorelli Renato?, ndr) né Renato II, né il cosiddetto Cap. Franco sono rappresentanti del C.d.L.N. di Genova. Queste manovre inscenate sempre dai signori che non volevano far niente, appoggiati dai socialisti, erano subdole, intriganti, e or non è molto si tentò pure di fare il solito gioco ad Albenga [...]. Il Cap. Franco, prestiamogli questo nome giacchè ci tiene tanto a fregiarsene, poi è, o per lo meno è stato, l'eminenza grigia di Renato I prima e di Renato II poi, i quali si dicevano mandati dal C.d.L.N. di Genova. Ora io mi domando: perchè tutte queste manovre da filibustieri? Se avevano veramente il coraggio e la volontà di combattere contro i nazifascisti, perchè scendere così in basso, con manovre da politicanti, per carpire gli uomini non alle "bande rosse" come dice il Cap. Umberto, ma alle brigate Garibaldi, come sono riconosciute dal generale (ma veramente generale) Carli che rappresentava il Clnai [...]".