Nel 1941 il transatlantico fu requisito dallo Stato italiano per essere utilizzato come nave trasporto truppe nel Nord Africa.
Dall'aprile 1942, in accordo con le forze alleate, trasformata in nave ospedale, iniziò il servizio di rimpatrio di civili internati (specialmente donne e bambini) e di soldati italiani feriti dall'Africa Orientale Italiana, con la protezione della Croce Rossa Internazionale. Per tali servizi vennero utilizzate anche altre navi della Società Italia: la Caio Duilio, la Giulio Cesare e la Saturnia. Dal momento che gli Alleati temevano un autoaffondamento delle unità di cui sopra nel Canale di Suez, che sarebbe così stato forzatamente chiuso per mesi, per raggiungere l'Africa Orientale le quattro navi erano obbligate dai trattati a compiere la circumnavigazione dell'Africa. La terza e ultima missione si concluse a Taranto nell'agosto 1943.
A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943 la "Vulcania" imbarcò una parte degli allievi della Accademia Navale, che allora aveva sede a Brioni, per trasferirli in un porto della Puglia. A differenza della gemella "Saturnia", la "Vulcania" non eseguì questa missione, essendo stata fatta incagliare. Fu quindi requisita ed utilizzata dai tedeschi. Il 29 marzo 1946 la Vulcania fu noleggiata all'American Export Line per il servizio sulla rotta New York-Napoli-Alessandria d'Egitto-New York. Il transatlantico venne radiato nel 1973; il 18 settembre dello stesso anno venne condotta a rimorchio nel porto di Barcellona. Da lì iniziò il suo ultimo viaggio, sempre a rimorchio, con destinazione la città di Kaoshiung, nell'isola di Taiwan, dove iniziò la sua demolizione il 15 marzo 1974.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vulcania