Achille Maglio è nato a Ville San Pietro, frazione di Borgomaro (IM), il 20/02/1898. Iscritto al Partito Socialista e segretario della sezione, dopo il Congresso di Livorno del 1921 passa al Partito Comunista di cui diventa nuovamente segretario. Nel 1924 viene condannato a 5 anni di prigione con condizionale assieme ad altri compagni della sezione. Emigra in Francia ma nel 1925 rientra in Italia, trovandosi in casa i fascisti che picchiano suo fratello credendo sia lui; torna dunque in Francia. Licenziato da Montecarlo come sovversivo, va a Parigi e vi lavora come meccanico iscritto ai sindacati unitari e membro del Soccorso Rosso Internazionale. Diffonde giornali non autorizzati in lingua italiana ("Il Lavoratore Italiano") e nel 1930 viene espulso come pericoloso per l'ordine pubblico; viene arrestato poco dopo e condotto per un mese nella prigione di Fresné. Nel 1932, ormai libero, viene autorizzato dal console di Mosca ad andare nell'Unione Sovietica e qui lavora come operaio nella costruzione di centrali elettriche in quasi tutta l'Urss, decorato dall'ordine (Bandiera Rossa del Lavoro) e da altri sindacati. Nel 1959 va in pensione ed inizia le pratiche per tornare in Italia ad incontrare la famiglia, mai più vista dal 1925, ma dopo lungo tempo scopre che la sua domanda è stata annullata. Nei documenti disponibili nell'archivio Ilsrec, fondo Cln Provinciale di Imperia, busta Cln I B108, fascicolo 4 "Cln Borgomaro", le notizie relative alla sua vita terminano con tale richiesta negata di rientro in Italia. Muore entro il 12/07/1968.