Dal padre antifascista ripetutamente perseguitato dagli squadristi è indirizzato verso gli ideali socialisti. Convinto della necessità della partecipazione alla lotta attiva, si lega agli esponenti dell’organizzazione comunista genovese e partecipa ad azioni propagandistiche e di appoggio ai Gap. Dopo l’8 settembre 1943 si trasferisce a Montoggio (GE) dove entra in contatto con i partigiani del gruppo di Cichero. Viene adibito a servizio di staffetta e di informazioni presso il battaglione Severino, poi Brigata Garibaldi Volante. Dopo la Liberazione, per un breve periodo è arruolato nella polizia, successivamente si impegna in diverse occupazioni che gli permettono di dedicarsi alla pittura, sua grande passione. Nel 1950 i suoi quadri sono esposti alla Biennale di Venezia e negli anni successivi si afferma come uno dei più significativi pittori dell’area genovese.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.261