Una dichiarazione del Cln di Imperia del 12/07/1945 sull'attività del cap. Carlo Mantica, pur se mancante dei fogli successivi al primo, è reperibile nel Fondo "CLN Provinciale di Imperia", busta I-103, fascicolo 2, conservato presso l'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea -ILSREC- di Genova.
Nel settembre 1943 collabora alla costituzione, organizzazione e comando della banda partigiana "Pizzo d'Evigno" dislocata nella valle alle spalle di Cervo (IM) e composta da elementi locali nonché da militari dispersi. Nel mese successivo si occupa di recuperare armi nell'area tra Ormea (CN) e Nava (IM). Il 28 ottobre 1943 viene arrestato dalle SS germaniche e tradotto nel carcere genovese di Marassi, dove permane per tre mesi; a dicembre torna nell'area di competenza e riprende l'attività propagandistica.
Nel primo semestre del 1944 effettua ripetuti contatti con i membri del Cln di Sanremo (IM) e di Genova, quest'ultimo tramite l'avvocato Galbieri (Renato I). Nel frattempo si attua la preparazione di un lancio aereo alleato per la consegna di armi nella zona di Pian Cuppette in alta valle Cervo, area in cui è presente il tenente Luciano De Vincenzi (Luciano) della 1° Brigata Garibaldi "Belgrano". Nel secondo semestre del 1944 organizza lo sbarco di armi a mezzo sottomarino nella zona di Capo Cervo nonché incontri con l'inviato del Cln di Genova, tenente di vascello Guidi da Roma, e l'avvocato Galbieri. Mantica viene tuttavia nuovamente arrestato da parte di un reparto della Divisione Rsi "San Marco" con l'accusa di favoreggiamento, ed assegnato ad un campo non specificato. Il documento si conclude qui.