Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Martini_(partigiano)
Nel Fondo Cln Imperia, busta I 116, fascicolo "Cln e Partiti ottobre 1944", conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova, è conservata una comunicazione originale del 26/10/1944 di Baldini Ernesto (Leandro, Matteo, Serra) a Rovelli Alfredo o Adalgiso (Amerigo) che tratta delle carenze militari ed etiche di alcune personalità di spicco tra le quali cita anche Martini Enrico. Vi si legge testualmente:
"[...] Nella relazione che tu mi hai inviato si cita continuamente il sign. Renato I, Martinengo (Hanau Eraldo, "Martinengo", ndr) , Franco e Mauri. [...] Né Renato I (Martorelli Renato?, ndr) né Lucardi Luciano (Renato II, ndr), né il cosiddetto Cap. Franco sono rappresentanti del C.d.L.N. di Genova. Queste manovre inscenate sempre dai signori che non volevano far niente, appoggiati dai socialisti, erano subdole, intriganti, [...]. Mauri, poi, non le bastava starsene con le mani in mano e attribuirsi tutte le azioni della divisione Cascione, presso gl'inglesi, naturalmente, ma presso gli stessi calunniava nello stesso tempo i nostri gloriosi garibaldini. Dimodoché, quando l'ispettore Simon (Farini Carlo, ndr) venne invitato dagli angloamericani, si sentì rinfacciare che queste bande rosse dovevano una volta per sempre sciogliersi, giacchè essendo la loro attività solamente bandistica e non patriottica, danneggiava più che avvantaggiare la causa di liberazione nazionale. Buon per lui, e per i nostri, che Simon aveva portato con sé i documenti di tutte le azioni compiute dalla divisione Cascione, per poter ipso facto contestare le affermazioni del Mauri, se no chi sa che gl'inglesi non avessero mandato degli apparecchi a mitragliare i nostri. [...] Non solo, sai cosa dicevano questi signori ogni qualvolta incontravano i nostri garibaldini? Venite con noi: vedete che gl'inglesi non vi aiutano? Quando sarà finito tutto, anzi quando verranno loro voi andrete tutti a finire in un campo di concentramento, come ribelli. Questo il signor Mauri e il suo degno compare Martinengo, questo facevano, con quale vantaggio alla causa nazionale te lo puoi immaginare anche tu [...]".
Nel medesimo fondo, busta I 117, fascicolo "Cln e partiti Novembre 1944", sottofascicolo "Giorni 1-10", è conservata una comunicazione originale del 04/11/1944 tra il comando della Zona A e Ivaldo Italo (Demetrio) del Pci di Imperia. Vi si legge testualmente:
"Esiste come tutti sappiamo un movimento antigaribaldino condotto da persone che si dicono badogliani o nazionaliste e che parlano di noi adoperando le stese parole della propaganda nazifascista. Un mio incaricato "Regolo" ha intercettato una comunicazione diretta ad un certo "Leopardo" del quale credo conoscere l'identità entro pochi giorni. Il messaggio diceva che un loro uomo era partito il 30/1071944 per il Piemonte per avere un abboccamento con "Mauri". Essi vorrebbero sopraffare il nostro movimento giudicato da loro pericoloso perchè con tendenza comunista. I Sig. sono: Angelo Amato di Ospedaletti via XX Settembre (uff. di Artiglieria) e Pettini V. che credo sia amministratore dell'ospedale. Si spalleggiano a vicenda con un certo "Tonino" Cappacchione ex tenente dell'aeronautica [---]. Il Tonino ha fra il resto detto questa frase ad un garibaldino: Aspettiamo che la Brigata Garibaldi si sbandi per mettere a posto le cose. Non è da escludere un avvicinamento dei quattro gatti di Tonino con gli otto del Cap. Umberto [...]".