Laureatosi in giurisprudenza all’università di Genova, durante la Seconda guerra mondiale
combatte con il grado di tenente di complemento sul fronte francese e successivamente sul
fronte greco-albanese. L’8 settembre 1943 si sottrae alla resa e, raggiunta Genova, entra in contatto con ambienti militari antifascisti divenendo stretto collaboratore dell’azionista Antonio Zolesio (Umberto Parodi), con il quale svolge attività clandestina in collegamento con esponenti del comando Marina di Genova. Collabora con l’organizzazione Otto ma, scoperta
nel dicembre 1943 la sua attività clandestina, è costretto a lasciare la città. Raggiunta Tor-
piana di Zignago (SP), diviene comandante di un nucleo Giustizia e Libertà della formazione di Zolesio. In tale veste partecipa ai combattimenti nel corso del grande rastrellamento nazifascista che investe la valle Fontanabuona nell’agosto 1944. Successivamente gli viene affidato l’incarico di responsabile del Sip presso il comando del gruppo brigate GL Matteotti. Alla Liberazione raggiunge Genova con la brigata di Zolesio e diviene comandante del nucleo di Polizia giudiziaria partigiana presso la Corte d’assise straordinaria di Genova. Invalido di guerra è pluridecorato al valor militare.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.278