Durante la guerra è imbarcato sulla torpediniera Cassiopea e, nel giugno 1943, riceve l’esonero e lavora ai Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso. Nel marzo 1944 raggiunge i partigiani di Cichero ed è assegnato al distaccamento del Cuccio, ma a maggio entra a far parte della banda di Eraldo Fico (Virgola) attestatasi a Statale di Ne. Nel mese di settembre è comandante di un distaccamento dislocato a Iscioli ed è attivissimo nell’opera di incitamento alla diserzione di militari della Rsi. Ai primi di ottobre la banda Coduri, comandata da Virgola, per disposizione del comando della divisione Cichero, diventa brigata e Minetti è nominato Capo di stato maggiore di uno dei tre battaglioni che la compongono. Successivamente gli viene assegnato anche il comando di un reparto dislocato a Statale, forte di trentacinque effettivi. Durante l’inverno la brigata Coduri intensifica le sue azioni e il reparto di Minetti si distingue per le sue puntate contro gli alpini della Monterosa che transitano o stazionano lungo la via Aurelia. È poi nominato Capo di stato maggiore della brigata Dall’Orco il cui compito, nei giorni della Liberazione, è quello di contrastare le forze tedesche e fasciste di Velva, dove il presidio della Monterosa viene catturato il 22 aprile.