Dalla prima metà del 1800 fino ai primi anni di questo secolo, l'amministrazione dell'agricoltura era parte integrante di un unico Ministero per l'Agricoltura, l'Industria e il Commercio. Fu proprio durante il periodo immediatamente precedente la prima guerra mondiale che emerse l'esigenza sia di permettere all'amministrazione di migliorare le condizioni produttive dell'agricoltura al fine di potenziarla e garantirne uno sviluppo in armonia con il crescente settore industriale e sia di organizzare meglio l'amministrazione dell'agricoltura per creare più stretti rapporti con le diverse realtà agricole esistenti in Italia. Nel 1916 fu così costituito un apposito Ministero per l'Agricoltura, anche se concepito e organizzato essenzialmente per far fronte alle esigenze belliche del primo conflitto mondiale.
Nel 1923 questa amministrazione fu assorbita nell'ambito di una più ampia struttura organizzativa con vaste attribuzioni riguardanti l'industria, il commercio e il lavoro denominata "Ministero dell'economia nazionale". La rapida crescita, nel periodo tra le due guerre, dei compiti attribuiti dalla legislazione all'amministrazione (es.le leggi per le foreste, per gli usi civici, e le terre collettive, per la bonifica, per la tutela della produzione) resero necessaria l'istituzione del Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Nel medesimo ministero furono istituiti gli Ispettorati regionali dell'agricoltura con compiti di coordinamento degli istituti periferici e con ulteriori attribuzioni di gestione e controllo delle incentivazioni finanziarie.