Lanciata in alta val Pellice nella notte tra il 17 e 18 luglio 1944, la missione Meriden dell’Organizzazione Resistenza Italiana (Ori) composta dal comandante Gustavo Profumo (Cippi), Alfonso Tomei (Alfa), Erasmo Marré e dal radio telegrafista Giuseppe Gardella (Mario Bianchi), ha il compito di spostarsi verso l’appennino ligure-piemontese per la raccolta e la trasmissione al Comando alleato di informazioni militari relative al triangolo
Alessandria-Genova-Albenga. Gli agenti, ad eccezione di Profumo e Tomei rimasti temporaneamente in val Pellice (TO), verso la metà di agosto giungono a Gorreto, in val Trebbia, ove incontrano i principali esponenti del movimento partigiano e la missione Walla Walla dell’Oss giunta pochi giorni prima. Rimasta priva del comandante, ferito nel corso di un
rastrellamento tedesco in val Pellice e accompagnato da Tomei in un ospedale nella Francia liberata, Meriden stabilisce ottimi rapporti con il comando della VI Zona e, in particolar
modo, con Aldo Gastaldi (Bisagno) e Aurelio Ferrando (Scrivia): avvalendosi della collaborazione di partigiani quali Aldo Leali, Giuseppe Balduzzi ed il giovanissimo Adriano Vanzetti, gli uomini della missione Ori sono in grado di costruire una rete di informatori
e di organizzare una squadra di sabotatori, operante soprattutto in valle Scrivia contro il
traffico ferroviario. Stabilita definitivamente la stazione di radio-trasmissioni a Piancerreto
in val Borbera (AL), la missione opera continuativamente sino al rastrellamento invernale in
VI Zona, al termine del quale Marré passa alla guida della brigata Arzani dopo la cattura del
suo comandante Franco Anselmi (Marco).
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.278