Patriota della 5° Brigata "Nuvoloni" della 2° Divisione Garibaldi "Felice Cascione" e membro del Cln periferico di San Martino. Viene arrestato il 08/01/1945 dalle SS per delazione di una spia e trasferito in Villa Auber ad Imperia, sede del comando delle SS di Sanremo durante il periodo bellico. Qui viene sottoposto ad interrogatori, sevizie e torture e in quell'occasione denuncia i cittadini sanremesi avv. Bobba Nino, commercialista Cremieux Alfredo, avv. Benza Carlo, farmacista Donzella Mario, nomi tuttavia non utili alle SS in quanto già indagati. Il Molosso tenta di guadagnare tempo tergiversando e promettendo la consegna dei nomi giusti in cambio della libertà; egli viene segretamente liberato il 14 gennaio ma tenuto sotto stretto controllo; dai partigiani egli è ritenuto una vera e propria mina vagante. Due giorni dopo la moglie del Molosso giunge nel negozio in cui lavora Rovelli Alfredo (Amerigo) e denuncia l'intenzione delle SS di arrestarlo nuovamente e definitivamente, aggiungendo che il marito è allo stremo e ad un ulteriore interrogatorio crollerebbe fornendo i nomi corretti; chiede così di farlo fuggire per non permettergli di parlare. Rovelli fa riunire il Cln cittadino e le Sap per discutere della questione dove viene anche proposta l'eliminazione fisica del Molosso, possibilità non accolta in quanto in quel caso sarebbe necessario eliminare anche moglie e figlia. Le Sap infine prelevano l'intera famiglia mettendoli al sicuro in un rifugio notturno ed alle 07.30 del giorno successivo le SS, arrivate davanti alla casa del Molosso, la scoprono vuota. Il Molosso, la sua famiglia e tutto il Cln di Sanremo sono così salvi grazie soprattutto all'esperienza del Partito Comunista clandestino, abituato ad agire segretamente e colonna portante di tale salvataggio.
Fonte: Il testo dattiloscritto intitolato “Arresto del compagno Marcellino Molosso membro del Cln periferico di S.Martino”, redatto dallo stesso Rovelli Alfredo (Amerigo) e contenente la sintesi di tali avvenimenti, è reperibile nel Fondo Cln Imperia, busta I 113, fascicolo "Cln San Biagio della Cima e Soldano" conservato nell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Ilsrec, di Genova.