Ex ufficiale dell’esercito, nel luglio 1944 si unisce alle forze partigiane venendo nominato Capo di stato maggiore della 3° brigata Jori della divisione Cichero. Quando Oreste Armano (Oreste) viene catturato dalle Brigate nere alla fine del settembre 1944, Fontana lo sostituisce in qualità di vicecomandante della brigata Jori mantenendo tale incarico sino alla Liberazione. Il 10 ottobre 1944 è presente a Cassingheno in val Trebbia all’incontro tra Giovanni Battista Canepa (Marzo) e il maggiore Cesare Paroldo, e alle trattative per il passaggio del battaglione alpino Vestone della divisione Monterosa nelle fila della Resistenza. Alla fine di dicembre partecipa alla riunione che si svolge a Capanne di Carrega (AL) alla presenza del comandante
di Zona Anton Ukmar (Miro), durante la quale vengono affrontati alcuni problemi politici sorti nei distaccamenti. Il 24 aprile 1945 la brigata Jori, che ha spostato il comando a Torriglia (GE), riceve l’ordine di muoversi verso Genova e Fontana, mentre è in avanscoperta in motocicletta, nei pressi del ponte di Siginella, viene per errore mitragliato e ferito ad un piede dagli aerei alleati che stavano sorvolando la val Trebbia.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.297