Movimento resistenziale francese con tendenze cristiano-democratiche nato attorno ad un giornale clandestino intitolato "Combat" esattamente come il Movimento di liberazione nazionale nato nel 1941 dall'unione di altri movimenti. Il primo numero apparve nel dicembre 1941, sotto la guida di Berty Albrecht e Henri Frenay. La stampa di Combat fu diretta da André Bollier. Grazie all'organizzazione messa in atto, la tiratura raggiunse le 10 000 copie durante l'estate del 1943, e aumentò a 50 000 copie con il numero 503 del 1º novembre 1943. Dal 1943 al 1947 il suo redattore capo fu Albert Camus. Durante la direzione di Camus, il quotidiano uscì definitivamente dalla clandestinità e si avviò su una linea indipendente, antitotalitaria e democratica, smarcandosi a più riprese dalla sinistra comunista e aprendo dal 1946, pur con le dovute riserve e senza diventarne la voce ufficiale, alle politiche di Charles De Gaulle. Fu altresì il primo giornale europeo a condannare senza attenuanti i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e la spettacolarizzazione che li accolse: a questo proposito Camus scrisse un duro editoriale nell’edizione dell'8 agosto 1945.