Movimento degli intellettuali progressisti

  • Storia

    Il Movimento degli intellettuali progressisti nasce a Palermo e ha sede in via Gagini 13; nell'aprile 1946 il Comitato promotore è composto da: Proff. G. Canziani, G. Ferretti, E. Gugino, B. Gulotta, C. Mineo, A. Sellerio.
    Nel fondo Partito d'Azione della Liguria - Segreteria regionale e provinciale di Genova, busta 28 Sala Cln n.g. 528, fascicolo "Stampa e propaganda; Stampa e propaganda di partito" è reperibile un manifesto a stampa, sottoforma di volantino, del Si tratta il problema, per tutti gli italiani che svolgono attività intellettuali, del graduale rinnovamento sempre più libero della cultura e delle sue istituzioni. Tale problema può essere proficuamente risolto se intellettuali, professori, artisti, ingegneri, medici e vari professionisti si impegnino solidalmente a promuovere un'azione che potenzi la funzione sociale di avanguardia della cultura e ad impedire il prevalere di forze politiche ad essa contrastanti. Per tale scopo si è costituita un'associazione che raccolga tutti gli intellettuali disposti a collaborarvi, a prescindere dal partito politico. Segue l'elenco dei punti programmatici: 1.Repubblica, in quanto è necessario che l'Italia sia una repubblica democratica progressiva con suffragio universale, riconoscimento delle minoranze e diritti di critica, propaganda e organizzazione; 2.Civiltà del Lavoro, poichè la società moderna deve organizzarsi sul lavoro intellettuale e manuale libero da ogni sfruttamento che allontani la guerra come metodo di politica internazionale; 3.Libertà delle coscienze, in quanto lo Stato garantisce la libertà d'espressione di tutte le idee e tutti i culti senza privilegi per alcuni e senza ingerenza delle religioni nella vita politica dello Stato e dell'insegnamento.

    Archivio ILSREC, Fondo Cln - PdA, Busta 28 (ex 528), Fascicolo 11