È commissario del 9° distaccamento, comandato da Franco Bianchi (Stalin) e dislocato nella zona di Cervo (IM), inquadrato nella 9° brigata d’assalto Garibaldi. Successivamente assume l’incarico sia di comandante che di commissario del 4° distaccamento Matteotti (dal soprannome non del noto uomo politico, ma dell’unico mitragliere del distaccamento) che, stanziato nei pressi di Nava, nel luglio 1944 viene inglobato nella neocostituita 1° brigata Belgrano. Presso questa formazione Mucia conserverà la funzione di commissario, mentre
comandante sarà nominato Felice Scotto (Gapon). In seguito Turbine è promosso commissario del distaccamento divisionale della Cascione, direttamente agli ordini di Nino Siccardi (Curto). Nei giorni che precedono la Liberazione gli viene affidato il compito di coordinare la trasmissione delle informazioni provenienti dal comando operativo della I Zona.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.298-299