In tarda età Chiossone divenne - grazie alla sua preparazione e competenza, ed alla stima personale che riscuoteva presso l'élite politica e culturale nipponica - un appassionato raccoglitore e conoscitore d'arte giapponese. Poté così formare un'importante collezione di circa quindicimila pezzi (poi donata al Comune di Genova), facilitato dall'abbandono in quell'epoca del sistema feudale giapponese, trasformazione che portò al dissesto finanziario di molte famiglie aristocratiche che misero in vendita oggetti gelosamente custoditi da secoli. La sua raccolta comprese numerose armi e armature, ma anche bronzistica cinese e giapponese, smalti, ceramiche, tessuti, lacche e maschere teatrali. L'incisore lasciò nel suo testamento le collezioni alla città di Genova, dove giunsero, in un centinaio di casse, nel 1899.
I bellissimi reperti furono esposti dapprima nel Palazzo dell'Accademia in Piazza De Ferrari, e dopo vari traslochi, trovarono posto definitivo nell'attuale sede nella Villetta Dinegro, in un edificio costruito appositamente, su progetto iniziale di Mario Labò, progetto esecutivo di Giorgio Olcese e allestimento di Luciano Grossi Bianchi. Il Museo riaprì i battenti il 7 maggio 1971, con un patrimonio incrementato dall'acquisto del Comune di grandi sculture specie della Cina e del Siam.
Nel giro di pochi anni acquisì notorietà mondiale: il Giappone, nel 1989, chiese in prestito molte opere per una mostra a Tokyo, preludio di quella itinerante nell'anno successivo (quattro mesi: da Tokyo a Kyoto, a Osaka, a Yokohama). Ancora trasferimenti di stampe e dipinti a Londra, per l'esposizione di An Italian in Japan, nell'autunno del 1991.
L’attuale percorso dell’esposizione permanente inizia nel grande salone al piano terra del museo, per proseguire con la Galleria 1 (vetrine 1-9), 2 (vetrine 10-17) e 5 (vetrine 18-23). Lungo questo percorso il visitatore ha modo di conoscere tutti i principali fenomeni della cultura artistica, figurativa e decorativa giapponese nel corso della storia con esemplari di arte Buddhista, archeologia pre- e proto-scientifica, armi ed armature collegate con il secolare governo militare, sviluppo e variazioni delle arti applicate e decorative. Nelle Gallerie 3 e 4 vengono invece allestite mostre tematiche ed allestimenti temporanei per consentire la rotazione delle opere della collezione normalmente conservate nei depositi. In occasione di queste mostre vengono esposte opere quali dipinti, stampe xilografiche e tessuti, che per loro natura non possono essere esposti in modo permanente.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_d%27arte_orientale_Edoardo_Chiossone