Espulso dalla Francia dove si era rifugiato per sfuggire alle persecuzioni fasciste, si reca in Spagna con la famiglia. Nel 1933 diventa segretario della gioventù socialista spagnola e durante la guerra di Spagna ricopre la carica di segretario del commissariato di propaganda catalana facendo udire al mondo, fino alla fine della guerra, la voce della Spagna libera da Radio Barcellona. Rientrato in Italia è richiamato alle armi in val di Susa dove, all’armistizio, organizza i primi nuclei di resistenza.
Nel febbraio 1944 rientra nella provincia di Imperia e si aggrega alle formazioni garibaldine. Nel mese di luglio è nominato vicecommissario della divisione Cascione. Quando nel dicembre 1944 si costituisce la divisione Bonfante che affianca la Cascione, il coordinamento delle due unità di montagna e della divisione Sap Serrati viene affidato al comando I Zona operativa, presso il quale Musso ricopre la carica di commissario. Guida numerose azioni di guerriglia e di sabotaggio, come la distruzione di ponti e strade necessari al movimento delle truppe tedesche. Durante il duro inverno imperiese è attivo nell’opera di assistenza e collegamento con le diverse formazioni. Il 17 marzo partecipa all’assalto al presidio di Baiardo, tenuto da truppe tedesche e soldati della Rsi, operazione che fallisce per il mancato coordinamento con l’aviazione britannica che avrebbe dovuto appoggiare l’azione partigiana. Diviene responsabile dell’Ufficio operativo del Comando divisione, incarico mantenuto sino alla Liberazione.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.299