Partigiana attiva nel Comando VI Zona Operativa Liguria.
Militante del Partito Comunista, svolge attività di propaganda clandestina in collegamento con l'organizzazione dei Gap genovesi e in particolare con il gruppo guidato da Aleandro Longhi (nomi di battaglia "Leandro Bianchi" o "Angelo Parodi"). La mattina del 6 luglio 1944 viene tratta in arresto, da parte degli uomini dell'ufficio politico della Questura genovese, nel suo appartamento insieme al marito Enrico Sandri (Pane) e a Longhi, da loro ospitato. Durante la perquisizione vengono rinvenute armi, materiale propagandistico e documenti che consentono alla polizia fascista di individuare e arrestare diversi altri militanti del Pci e dei Gap tra cui Goffredo Villa (Franco). Il 3 agosto, sulla base delle risultanze dell'inchiesta presentata dal commissario Giusto Veneziani al procuratore di stato presso il Tribunale Speciale di Genova, viene rinviata a giudizio con altri ottanta patrioti incluso il marito. Il procuratore generale Paolo Lodi ne richiede la condanna a morte per attività antinazionale e terroristica. Scampata alla condanna assieme al marito, la coppia lascia Genova unendosi nel febbraio 1945 alle formazioni partigiane di montagna ed entrando a far parte del personale addetto al Comando della VI Zona Operativa Liguria.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p. 302