Data di nascita : 20/08/1912
Scelta nel 1939 la cittadinanza italiana a differenza della sua famiglia che aveva optato per quella tedesca, Nicoletti presta servizio nell’esercito a Verona. Nel 1942 entra a Genova nella Flak (acronimo di Fliegabwehrkanone), la contraerea tedesca, e dall’8 settembre 1943 si mette al servizio dei tedeschi in qualità di interprete. Dal febbraio al maggio 1944 opera alla Casa dello studente sempre come interprete, e in tale veste assiste agli eccidi di Masone, nel contesto delle stragi della Benedicta, e del Turchino.
A maggio accompagna il tenente delle SS Käss incaricato di arrestare a Portofino e condurre a Genova l’avvocato Dario Rossi, destinato alla deportazione in Germania ma che riuscirà a fuggire nei pressi di Verona, e il procuratore di stato Giuseppe Raffo. Nello stesso mese viene incaricato di espletare le pratiche burocratiche per la requisizione, da parte delle SS, della Chimica Bello, stabilimento sito a Genova San Quirico di cui assumerà la direzione. Il 16 giugno è presente alla deportazione degli operai genovesi effettuata dai tedeschi. Imputato del reato di collaborazionismo, il 27 novembre 1945 viene condannato dalla Corte d’assise straordinaria di Genova alla pena di morte, successivamente commutata nell’ergastolo, poi in 30 e infine in 10 anni di reclusione. Il reato risulterà definitivamente estinto per amnistia il 20 gennaio 1960.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, pp.302-303