Tito Nischio è membro del movimento sindacalista rivoluzionario nel 1908, anarchico dal 1911. Sindacalista nel primo dopoguerra e membro del Coniglio direttivo della Federazione metallurgici di Genova, nel 1921 passa al PCd’I. Nel novembre 1926 è a Mosca, con una delegazione operaia. Assegnato al confino in contumacia per 5 anni, lavora per qualche mese a Parigi nell’apparato centrale comunista. Arrestato nel luglio del 1927 nel corso di una missione in Italia, è condannato dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione. Viene dimesso dal carcere di Civitavecchia per amnistia il 24.7.1934, inviato poi al confino a Ponza per dare seguito all’ordinanza del 19.11.1926. Ivi, muore il 25.12.1937.