Nostro lavoro (Il), periodico

  • Storia

    Bollettino interno della segreteria organizzativa del Partito d'Azione.
    Nell'edizione del 10 ottobre 1945 i principali titoli contenuti sono: "Il coraggio dell'antidemagogia", una concretezza di aspirazioni e soluzioni che il PdA vuole manifestare in modo concreto e distintivo tra i partiti di sinistra, visto un massimalismo della stampa di sinistra che va perdendo terreno a vantaggio delle forze reazionarie di destra; "Pregiudizi sul Partito d'Azione", tratta i pregiudizi sul PdA che lo pensano come partito di intellettuali carichi di esigenza critica, sempre in bilico e indeciso, e i modi per convincere le persone che non sia così; "Quadrante delle idee" con paragrafi vari sulle funzioni del PdA, una critica ai partiti e il trattamento del tema del problema istituzionale. Dell'edizione del 1 novembre i principali titoli sono: "Unirsi per costruire la democrazia", con un elenco delle linee di condotta da seguirsi nel governo e la proposizione del PdA come partito popolare animato da spirito rinnovatore, aperto e nemico di qualsiasi privilegio che si tenti di costituire; "Parla il Partito", un lungo elenco delle tappe del processo di democratizzazione del Partito attraverso congressi ed elezioni con la numerazione delle varie mozioni sezionali, provinciali e regionali. Nell'edizione del 3 agosto i principali titoli sono: "Terza fase", in cui si parla della prima conclusa e in parte romantica fase clandestina del PdA, seguita dall'altrettanto terminata fase dell'insurrezione vittoriosa e susseguita ora dalla terza fase del processo organizzativo vero e proprio. I rischi del PdA, mai stato finora in politica, riguardano il fatto di non avere attorno l'alone di una tradizione pre-fascista e non gode dell'ascendente di figure politiche di spicco, infatti è quasi ignoto se non per il grande contributo dato alla Resistenza che tuttavia ha un certo pregiudizio di funzione ormai esaurita.  Seguono articoli sulla loro organizzazione, sulla Gioventù d'Azione e sul tesseramento, sui criteri organizzativi e sul movimento femminile nel PdA. Nell'edizione del 20 settembre i principali titoli sono: "Alla base del Partito", in cui si indica la democratizzazione del Partito quale migliore via per ovviare alla permanenza della situazione, inevitabile nel periodo clandestino, in cui gli organi direttivi agivano di propria iniziativa senza poter consultare il Partito e riceverne supporto; "Un'intervista con Vittorio Foa", il rappresentante per il PdA nel Cln centrale, il quale è convinto che sia da eliminare l'eccessiva distanza tra la periferia ed il centro nel tema dell'organizzazione del Partito; "Discutere", in cui si tratta la grande importanza della discussione ma che inevitabilmente tende a trasformarsi in cagnara o in verbosa accademia, per cui seguono suggerimenti per mantenere la discussione pulita e utile. Nell'edizione in doppia copia del 28 agosto i principali titoli sono: "Una politica costruttiva", che tratta ancora la linea di condotta da seguire per il PdA su politica estera, Costituente e ricostruzione. "Democratizzare il Partito", in cui si indica come necessario democratizzare tutti gli organi del partito per stabilizzarsi e rendersi concretamente attivi; "Che fare?", per tutti coloro che non sono impegnati nel Cln  o non rivestono mansioni interne al Partito ma che sono necessari con la loro potenziale opera in vista delle non lontane elezioni. Ogni compagno deve diventare un elemento di irradiazione del Partito.

    Archivio ILSREC, Fondo Cln - PdA, Busta 29 (ex 529), Fascicolo 8