Officine meccaniche e fonderie A. Bosco

  • Storia

    La ditta Bosco nacque a Terni nel 1890 per iniziativa del tecnico torinese Antonio Bosco, intenzionato a progettare e costruire i macchinari necessari all’agricoltura locale. Nel gennaio 1909 il tribunale di Spoleto ne decretò il fallimento e l’anno dopo venne costituita la Società anonima officine meccaniche e fonderie Antonio Bosco, attiva nella lavorazione di ferro e acciaio per la costruzione di macchinari metallici e la produzione di oggetti fusi in bronzo. Dopo alterne vicende legate alla seconda guerra mondiale, la Bosco entrò in crisi sul finire degli anni ’50, e dopo una riorganizzazione commerciale decise di destinare il 70% della sua produzione al mercato estero. Negli anni ’70 trasferì l’apparato produttivo a Maratta Bassa e si specializzò nella fornitura di macchinari per l’industria chimica e petrolifera. Nel 1982 passò sotto la gestione dell’Efim, mantenendo la denominazione di Bosco officine meccaniche spa. Il vecchio complesso delle officine Bosco, parzialmente demolito nel 1985, è stato recuperato con fondi europei e trasformato nell’attuale centro multimediale. [https://www.umbria24.it/attualita/terni-officine-bosco-archivio-storico-in-salvo-sara-trasferito-nella-sede-dellarpa/]