Ogliaro, Alfonso <-1945/02/20>

    Data di esistenza

    Data di nascita : 30 maggio 1897

    Data di morte: 20 Febbraio 1945

  • Luogo di nascita

    Pavignano (Biella)

  • Luogo di morte

    Mauthausen

  • Biografia

    Nato a  Pavignano (Biella) da famiglia operaia il 30 maggio 1897, a quattordici anni rimase orfano con la sorella minore Vittoria.
    Iniziò quindi giovanissimo a lavorare: manovale, falegname, muratore, contadino. Ebbe un grave infortunio sul lavoro e si trasferì a Biella, dove rimase per tutto il periodo della I guerra mondiale. In questo periodo entrò a far parte della Camera del Lavoro e del Partito socialista. Fu segretario della Federazione giovanile socialista biellese, e successivamente riunì nel sindacato di categoria a cui apparteneva numerosi lavoratori del legno.
    Entrò come giornalista nella redazione del Corriere Biellese e fu corrispondente dell’Avanti!
    A ventidue anni divenne consigliere comunale di Biella, nel 1919 seguì a Torino Felice Quaglino, già segretario della Camera del Lavoro, che lo volle come vice segretario nel sindacato piemontese degli edili.
    Nel 1922, disciolte le organizzazioni sindacali con l’avvento del fascismo, proseguì la sua attività professionale nel campo dell’edilizia e continuò anche la sua attività politica, mettendo a disposizione dei dissidenti politici il proprio ufficio. Nel periodo iniziale della lotta clandestina si unì al gruppo degli antifascisti amici di Ogliaro anche Nuccia Adamo.
    Alfonso Ogliaro, che con alcuni soci aveva aperto una azienda di costruzioni edilizie, con l’inizio della guerra si dedicò alla riorganizzazione del Partito socialista e alla lotta di Liberazione. Dopo lo sciopero del marzo 1944 la Gestapo arrestò Ogliaro e con lui la sua segretaria e compagna di lotta Nuccia Adamo. Vennero condotti in carcere alle Nuove, e poi, con il compagno Filippo Acciarini, al San Vittore di Milano. Dopo due mesi ritornò a Torino soltanto Nuccia Adamo, Ogliaro e Acciarini furono deportati a Fossoli e in seguito in Germania nel campo di Mauthausen, dove Alfonso Ogliaro morì il 20 febbraio 1945.