Opera Vigilanza Repressione Antifascismo, Ovra

  • Storia

    L'OVRA (sigla di «Opera Vigilanza Repressione Antifascismo») è stata la denominazione non ufficiale della polizia politica dell'Italia fascista dal 1927 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945, costituita dopo l'emanazione delle leggi fascistissime nel 1926.
    In realtà la sua denominazione non venne mai spiegata e solitamente viene considerata come una sigla soggetta a varie interpretazioni: «Opera Volontaria per la Repressione dell'Antifascismo», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali». Si osserva anche che l'acronimo o il nome presenta assonanza con "piovra". Guido Leto, uno degli uomini chiave del ministero dell'Interno durante il periodo fascista, rivelò nel suo libro Ovra (Cappelli, 1951, pagina 52), che OVRA non corrispondeva a nessuna sigla. Fu Benito Mussolini a coniare la parola come derivazione da "piovra" per indicare una Polizia tentacolare che doveva tenere sotto controllo tutto il paese. Mussolini era convinto che il nome misterioso di OVRA «...avrebbe destato curiosità, timore, senso di inafferrabile sorveglianza e d'onnipotenza». Anche secondo Antonio Sannino le quattro lettere OVRA non sarebbero un acronimo né una sigla, non avendo significato. Sarebbero state, letteralmente, inventate da Mussolini in occasione di un'operazione di polizia che non avrebbe avuto nessun seguito in termini organizzativi: l'OVRA come organismo a sé stante e altro rispetto alla Polizia di Stato non sarebbe mai esistito e, tanto meno, sarebbe esistita una polizia segreta fascista. Durante il Ventennio l'unico servizio segreto operante legittimamente, sempre secondo Sannino, sarebbe stato il S.I.M. (Servizio informazioni militare), la cui origine fu l'Ufficio I (Informazioni) istituito nel 1901. Il S.I.M. era di esclusiva competenza delle Forze Armate e dei Reali Carabinieri e aveva compiti di controspionaggio, cioè contrastare i servizi segreti di altri Paesi e di spionaggio. Infatti agenti segreti militari erano presenti in tutte le ambasciate italiane, ma, data la struttura militare e monolitica del S.I.M., non fu mai facile stabilire un confine tra l'opera di controspionaggio vero e proprio e quella svolta nello spionaggio estero.

    Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro lo Stato. Fu ispirata a Mussolini dalla polizia politica sovietica, la cosiddetta Čeka, istituita come Ispettorato speciale alla fine del 1926 per opera del nuovo capo della polizia, Arturo Bocchini.
    Il primo nucleo di polizia, che sarebbe poi stato conosciuto come OVRA, fu costituito a Milano nel 1927 con il nome di "Ispettorato speciale di Polizia" dipendente dalla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza. Del nuovo organismo con tutte le caratteristiche di mimetizzazione tipiche di un organismo segreto, sia per quanto attiene alla sede sia alle persone che vi lavoravano si celava sotto la sigla di una Società Anonima Vinicola Meridionale.
    Un anno dopo seguì un nuovo Ispettorato con sede a Bologna affidato a Giuseppe D'Andrea. Compito degli ispettorati era affiancarsi e coordinarsi con le questure evitando di sovrapporsi a esse. Per tre anni i due ispettorati lavorarono silenziosamente ottenendo importanti ma non eclatanti risultati come l'arresto del comunista svizzero Karl Hofmeyer, nel 1928 dell'antifascista Giobbe Giopp che si fece poi reclutare nelle file dell'OVRA e il reclutamento dello scrittore torinese Dino Segre nel 1930. Il 14 aprile 1929 fu invece arrestato a Pisa Sandro Pertini, che era rientrato in Italia per incontrare Ernesto Rossi, e inviato al confino a Ponza.

    Nel 1930 l'OVRA venne istituzionalizzata: vennero istituite le zone OVRA, che arrivarono a 10 nel 1941 (e attive sino al 1943) che interessarono tutto il territorio nazionale. La 1ª zona OVRA, che comprendeva tutta l'Italia settentrionale, venne affidata dal capo della Polizia Bocchini al già citato ispettore Nudi. L'ultima fu costituita a Lubiana nel 1941. Erano coordinate dalla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza.
    L'attività investigativa e repressiva degli agenti dell'Ovra sul territorio era tenuta segreta anche alle questure, che venivano a conoscenza dell'azione dell'OVRA solo quando si passava alla fase esecutiva dell'operazione, con arresti e fermi di antifascisti. Non ne venne mai ufficializzata la nascita e proprio quest'alone di mistero che l'avvolgeva, rese la sua azione temuta quanto efficace; in Italia regnava infatti un'atmosfera di cautela, ad esempio nell'espressione di giudizi sul fascismo, poiché si diceva che le orecchie dell'OVRA arrivassero ovunque.
    Per la sua efficienza, dopo il Casellario politico centrale, si dimostrò uno dei più efficaci strumenti per la ricerca e la repressione della dissidenza politica. Fu talmente invasiva che spiò persino Mussolini. Operò anche all'estero, infiltrando spie tra i fuoriusciti antifascisti, sicché quando un emissario antifascista veniva inviato clandestinamente in Italia non era raro il caso che la polizia fosse al corrente della sua identità e degli obiettivi della sua missione ancora prima ch'egli si muovesse. Fu impiegata anche in azioni clandestine contro antifascisti nella guerra civile spagnola. Osserva Salvatorelli come alla crescita organizzativa dell'OVRA corrispose il declino delle azioni clandestine comuniste in Italia.
    Dal 1940 proseguì l'azione, durante la seconda guerra mondiale, con il nuovo capo della Polizia Carmine Senise. Fu sciolta dopo il 25 luglio 1943, con la caduta del fascismo, quando il direttore era Guido Leto, e ricostituita nel territorio della Repubblica Sociale Italiana il 18 settembre 1943; si sciolse definitivamente il 25 aprile 1945. Molti dirigenti delle zone, come Gesualdo Barletta, Guido Leto, Domenico Rotondano, Saverio Polito e Ciro Verdiani, restarono in Polizia anche con l'avvento della Repubblica. Nel dopoguerra furono create delle commissioni per la pubblicazione delle liste dei fiduciari OVRA.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/OVRA