Nel 1480 la Confraternita della Santissima Annunziata, che aveva sede in un oratorio posto immediatamente a levante della chiesa di Santa Maria, assume l'iniziativa di dare vita al primo ospedale cittadino. La struttura trova sede nell'oratorio di Sant'Andrea, collocato giusto presso la porta di Biassa, a monte. Per questo, l'ospedale é chiamato da tutti "di Sant'Andrea", anche se la confraternita l'aveva chiamato di Santa Maria. Ma l'uso popolare ha il sopravvento e Sant'Andrea si mantiene fino ai giorni nostri. In quella sede l'ospedale resta fino al 1804 quando viene trasferito all'interno del convento dei monaci di San Francesco di Paola, i Paolotti. Il convento era stato convertito al civile nel 1798 ed adibito a ospedale militare. Oggi l'edificio, elegantemente ristrutturato, ospita da qualche anno il prestigioso Museo cittadino "Amedeo Lia". Nel 1806 la situazione viene ufficializzata con lo scambio fra Stato e comune di immobili: la Spezia ottiene il convento e cede l'antico oratorio di Sant'Andrea che viene convertito in Commissariato di Marina. Il nuovo ospedale mostra ben presto i suoi limiti (insalubrità, inadeguatezza, incapacità ricettiva) e nel 1908 (i lavori di costruzione avevano avuto inizio nel giugno di quattro anni prima) viene trasferito nella sede attuale di San Cipriano, dopo un dibattito ventennale sulla nuova destinazione.