Oto Odero Terni Orlando

  • Storia

    Odero-Terni-Orlando Società per la Costruzione di Navi, Macchine ed Artiglierie è stata una società italiana che ha operato nel campo della cantieristica navale e delle costruzioni meccaniche tra il 1927 al 1933 come società privata, anno in cui entrando nell'orbita IRI, passava sotto il controllo dello stato Italiano.
    La società nasce nel 1927 con sede legale a Genova, come Odero-Terni, dalla fusione di Ansaldo-San Giorgio controllata da Attilio Odero, che gestiva lo stabilimento del Muggiano, con Officine Meccaniche Vickers-Terni di La Spezia, controllata dalle Acciaierie di Terni, e in cui Odero aveva una forte partecipazione. Nel 1929 a seguito della grave crisi del cantiere livornese Orlando vennero inglobati nella società Cantieri Navali Odero, che gestiva a Genova il cantiere della Foce e quello di Sestri Ponente, la Odero-Terni e i Cantieri Orlando di Livorno e la società assume la denominazione di "Società per la costruzione di Navi, Macchine ed Artiglierie Odero Terni Orlando" nome abbreviato in OTO, venendo così a formare un complesso meccanico-navale con quattro insediamenti produttivi: lo Stabilimento Artiglierie della Spezia (ex Vickers Terni), il Cantiere del Muggiano (ex FIAT-San Giorgio), il Cantiere di Genova-Sestri Ponente (ex Odero) e il Cantiere di Livorno (ex Orlando), la cui missione era quella di costruire, vendere e riparare navi, mezzi navali (militari e civili) ed artiglierie di ogni tipo. All'inizio degli anni trenta. Il cantiere della Foce del Bisagno, dove l'ultima unità ad essere varata fu l'incrociatore argentino ARA Almirante Brown della classe Veinticinco de Mayo, venne soppresso in seguito alla ristrutturazione urbanistica della città di Genova e la sua chiusura portò alla cessione anche del Cantiere di Sestri Ponente, rilevato dall'Ansaldo. Nel 1933 la OTO passa sotto il controllo dell'IRI, l'Istituto per la Ricostruzione Industriale. Intanto le tensione in Europa portarono ad un incremento della produzione militare, con la costruzione soprattutto di cannoni navali di grande calibro per navi da battaglia e incrociatori pesanti e di medio calibro per gli incrociatori leggeri, mentre la crescente minaccia aerea portò allo sviluppo di un cannone da 76mm per la difesa delle unità di superficie e cannoni da 100mm e 120mm per i sommergibili. Nel 1934 entrò a far parte della OTO anche la Termo-meccanica Italiana, ex «A. Cerpelli & C.», specializzata nella produzione di pompe e macchine di bordo.
    Al termine della seconda guerra mondiale, nei primi anni del dopoguerra la produzione dell'azienda venne convertita alla realizzazione di prodotti civili come trattori (Trattori OTO Melara) e telai. I cantieri del Muggiano e di Livorno vennero ceduti nel 1949 ad Ansaldo, la società rimasta proprietaria delle sole Officine Meccaniche il 19 aprile 1951 assume la denominazione Società Meccanica della Melara con sede a Roma che diventerà nel 1953 OTO Melara, dal nome del quartiere spezzino di Melara su cui sorge l'impianto.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Odero-Terni-Orlando