Curato di Vado Ligure, svolge un’intensa attività a favore delle forze partigiane. La sera dell’8 marzo 1945, alcuni elementi delle Brigate nere, travestiti da partigiani, gli tendono un agguato uccidendolo a colpi di mitra. Il tentativo di far apparire l’azione come compiuta dalle forze antifasciste risulta inutile, perché i rapporti del sacerdote col movimento partigiano erano ben noti, e alla cittadinanza appaiono subito chiari sia il movente che le responsabilità. Le Sap savonesi si incaricano di vendicare la morte del sacerdote: pochi giorni dopo l’agguato squadre dei distaccamenti Gatti e Rambaldi attaccano a più riprese presidi e uomini delle Brigate nere, ferendo e uccidendo alcuni squadristi. Più tardi la brigata Sap di Valleggia assumerà la denominazione Don Peluffo.