Giovanissimo aderisce alla gioventù socialista e, nel 1921, a quella comunista. Durante il fascismo il partito gli affida numerosi incarichi in Italia e all’estero. Nel 1938 è arrestato a Trieste con la moglie e condannato dal Tribunale speciale a dodici anni di reclusione. Caduto il fascismo, nel dicembre 1943 si trasferisce a Genova ed entra nel Cln regionale in rappresentanza del Pci, diventando anche componente del Comitato di agitazione sindacale. Come delegato del Cln ligure, il 18 febbraio 1945 partecipa in VI Zona all’incontro con la missione alleata, rappresentata dal tenente colonnello McMullen e dal maggiore Basil Davidson. Durante la riunione vengono affrontati i problemi dei rapporti tra formazioni partigiane e alleati, le strategie da porre in atto per l’imminente liberazione della regione, a cominciare dalla necessità di formare i quadri per la futura amministrazione democratica. Continua nel frattempo il suo impegno nelle organizzazioni clandestine facenti capo al Partito comunista. Nel dopoguerra ricopre numerose cariche politiche, venendo eletto per due legislature deputato al parlamento e poi senatore.