Attivo antifascista, nel maggio 1944 è chiamato a far parte del Comando Delegazione brigate
Garibaldi con responsabilità dell’ufficio segreteria e dell’ufficio copia. Come ispettore della Delegazione, durante un sopralluogo nella zona dove opera la 3° brigata Liguria assiste nel mese di giugno alla brillante operazione dei partigiani di Aldo Gastaldi (Bisagno) contro la banda di Gaspare Ciameranik (Croato), resasi responsabile di numerose prepotenze e abusi contro la popolazione civile. Nel settembre 1944 passa alla brigata di manovra Caio in qualità di vicecommissario e, nel mese di dicembre, è attivo nell’organizzazione delle elezioni delle giunte di Santo Stefano d’Aveto e di Rezzoaglio, comuni in territorio controllato dai partigiani. Il 23 marzo 1945, previ accordi col comando della VI Zona e con il comando della brigata Caio, passa alla divisione Val Nure in qualità di commissario: il provvedimento si rende necessario per rafforzare le strutture di comando in XIII Zona, rivelatesi piuttosto deboli in occasione dell’ultimo rastrellamento e bisognose dell’autorevolezza di figure come quella di Dan e di Pio Pietro Godoli (Renato), chiamati entrambi a ruoli di responsabilità.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.343