Ufficiale di marina dell'esercito jugoslavo, dopo l'8 settembre evade dal campo di prigionia di Cortemaggiore e si unisce alle prime bande partigiane attive sull'appennino piacentino e parmense. Dopo essere entrato a far parte del gruppo del monte Penna, raggiunge la val Nure, dove, nella zona del monte Nero, costituisce una propria formazione denominata inizialmente “banda del monte Nero”: composta da un piccolo gruppo di studenti e operai antifascisti del parmense, successivamente diviene nota come “banda dell’Istriano”. Nell'inverno 1943-44, la banda si porta in alta val Nure, stabilendosi prima nella frazione di Retorto e, dal maggio 1944, a Ferriere (Piacenza). L'aumento degli effettivi, dovuto all'afflusso di sbandati e renitenti, consente a Istriano di intensificare le azioni e progettare attacchi contro le forze fasciste dislocate a Ferriere e a Farini d'Olmo, conclusisi con la resa dei locali presidi. Nel giugno 1944 la formazione si costituisce in 59ª brigata d’assalto Garibaldi, suddivisa inizialmente in tre distaccamenti e, dopo il combattimento di Farini d’Olmo del 26 e 27 giugno, assume la denominazione di 59ª brigata d’assalto Garibaldi Caio, in memoria del caduto Ferdinando Guerci (Caio). A metà agosto, a causa dei forti contrasti sorti con la 60ª brigata Garibaldi Stella rossa che, comandata da Dusan Milih (Montenegrino), agiva anch’essa in val Nure, la brigata di Poldrugo si trasferisce in VI Zona per aggregarsi alla divisione Cichero, assumendo la denominazione di 59ª brigata di manovra Caio e mantenendo, fino al febbraio 1945, alcune aliquote attive fra il piacentino e la val Nure. A dicembre combatte per la riconquista di Bobbio e, il mese successivo, guida un attacco contro una colonna di alpini e bersaglieri provenienti da Torrio, costringendola alla ritirata. Il 20 marzo Istriano viene nominato vicecomandate di divisione e ad aprile, alla vigilia dell'insurrezione, guida i suoi reparti negli attacchi condotti contro presidi nemici nella zona fra Prati di Mezzanego, Borgonovo, Carasco e Chiavari.