Sergente dell’Armata rossa, viene fatto prigioniero nell’estate 1942 presso Kharkov in Ucraina e internato in un lager polacco. Trasferito in Jugoslavia nella primavera del 1944 e successivamente in un campo di concentramento nei pressi di Alessandria, in luglio evade insieme ad altri prigionieri sovietici e raggiunge i partigiani dell’appennino ligure-piemontese. A novembre è assegnato al distaccamento Franchi della 58a brigata Oreste, operante in val Borbera, prendendo parte a numerose azioni. Il 15 dicembre sul monte Bossola, con un intenso fuoco della sua arma automatica, riesce a ingannare il presidio germanico dando l’impressione di essere al comando di un folto gruppo di partigiani e costringendo i tedeschi ad abbandonare la posizione. Il 2 febbraio 1945, a Cantalupo Ligure, viene colpito a morte mentre sta costringendo alla resa un gruppo di tedeschi asserragliatisi nel paese a causa dell’imboscata tesa alla loro colonna da alcuni distaccamenti della brigata Oreste. E’ insignito della medaglia d’oro al valor militare e di numerose onorificenze sovietiche.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021