Raggruppamento patrioti Monte Amiata

  • Storia

    Raggruppamento Patrioti "Monte Amiata"

    Organizzatore del Raggruppamento fu il ten. col. Adalberto Croci, comandante del V reggimento Bersaglieri alla data dell’8 settembre 1943. Ufficiale fedele al suo giuramento, il Croci raggiungeva Roma dove si metteva a disposizione del Fronte Militare Clandestino del col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo. Nel frattempo, in provincia di Siena si stavano formando diversi gruppi partigiani guidati da ex ufficiali del disciolto Regio Esercito che, nominalmente apartitici, in certe realtà raggruppavano anche uomini che, nel dopoguerra, si sarebbero orientati a sinistra. Il colonnello Croci, tramite una serie di incontri e di collegamenti, riusciva a riunire tutti questi gruppi in un Raggruppamento unico a cui venne dato il nome di "Monte Amiata". Le bande del Raggruppamento operarono non solo nel Senese, ma anche in provincia di Grosseto e di Pisa. Nella provincia di Siena, i distaccamenti coprivano principalmente la zona orientale del territorio, nei comuni di San Quirico d’Orcia, Asciano, Chianciano e Montepulciano. Una sezione del Raggruppamento era operativa in Siena città. Anche il "Monte Amiata" ricevette lanci di armi dagli alleati, ed ebbe collegamenti con alcune missioni del Long Range Desert Group che furono paracadutate il 12 giugno 1944 tra il Monte Amiata e Asciano, e di sabotatori italiani delle missioni "Riso " e "Patata". Uno dei fatti d’arme in cui più si distinse il Raggruppamento fu quello che vide la formazione del sottotenente Walter Ottaviani mettere in fuga un forte reparto della Repubblica di Salò, dopo una giornata di combattimento il 6 aprile 1944 nel paese di Monticchiello. Il 4 luglio 1944, poche ore prima dell’arrivo della 6a divisione corazzata sudafricana, nel territorio di S. Gusmé, in Chianti, comune di Castelnuovo Berardenga, un conflitto a fuoco tra due partigiani del Raggruppamento e due tedeschi, che non ebbe conseguenze per alcuno dei contendenti, fece scattare l’unico eposodio di strage di civili avvenuto in provincia di Siena: 9 fucilati al podere Palazzaccio della tenuta di Arceno. Dalla fine di giugno, poi, d’intesa col CLN veniva formata, sotto l’egida del Raggruppamento, in Siena una Guardia Civica al comando del col.Lelio Barbarulli , il cui compito ufficiale era di cooperare con i vigili urbani nel mantenimento dell’ordine pubblico, ma che in pratica costituiva una forza armata antifascista, anche se non dichiarata ufficialmente, in una città completamente controllata dai tedeschi. Il 3 luglio 1944, squadre della Guardia Civica e del Raggruppamento, attaccarono retroguardie tedesche presso Vicobello, alla periferia della città, subendo tre caduti.

    http://www.storiaxxisecolo.it/Resistenza/resistenza6a.htm

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