Rahn, Rudolf

  • Biografia

    Rudolf Rahn (Ulma, 16 marzo 1900 – Düsseldorf, 7 gennaio 1975) è stato un diplomatico tedesco. Prestò servizio durante la Repubblica di Weimar e il Regime nazista. Ricevette l'incarico di maggior responsabilità il 10 settembre 1943, quando fu nominato da Hitler plenipotenziario civile del Reich presso il governo nazionale fascista (RSI dopo il 1º dicembre 1943). Questo ruolo gli assegnava, nel territorio occupato italiano, "una posizione predominante, mentre il comandante militare del medesimo territorio aveva competenze limitate, vale a dire 'meramente militari. Rahn riceveva direttive dal ministro degli Esteri Joachim von Ribbentrop. L'11 settembre dello stesso anno, in occasione dell'anniversario della firma del Patto Tripartito, Rudolf Rahn venne nominato anche ambasciatore del Reich presso la RSI. Rahn ebbe un ruolo fondamentale nella costituzione del governo della RSI: fu lui infatti il 22 settembre 1943 a convincere il maresciallo Graziani ad accettare di diventare ministro della Guerra paventandogli il rischio che l'Italia, in assenza di un governo fascista, facesse la fine della Polonia. Nella Repubblica Sociale l'ambasciatore Rahn divenne di fatto il vero e proprio detentore del potere, contro il quale il governo italiano non era in grado di imporsi, anche grazie alla stretta collaborazione con il Governatore Militare Italiano Tedesco e Comandante supremo delle SS e della Polizia in ItaliaKarl Folff. Nel 1944 venne brevemente inviato in Ungheria dove obbligò l'ammiraglio Horthy a dare le dimissioni spianando la strada alle Croci Frecciate filonaziste. Nei primi giorni di maggio del 1945 fu catturato dagli Alleati in Alto Adige come conseguenza dell'operazione Greenup. Rahn comparve come testimone nel processo di Norimberga e nell'immediato dopoguerra subì un processo di denazificazione. Tornato alla vita civile fu anche direttore della Coca Cola tedesco-occidentale.
    Morì nel 1975.