Resega, Aldo

    Data di esistenza

    Data di nascita : 16/09/1896

    Data di morte: 18/12/1943

  • Biografia

    Partecipò come volontario alla prima guerra mondiale raggiungendo il grado di tenente di fanteria e durante la battaglia di Caporetto fu decorato con la medaglia d'argento al valor militare. Quando furono costituiti i reparti degli Arditi divenne comandante del Reparto d'Assalto del 121º Reggimento Fanteria, e nell'ultima offensiva del 1918 contro l'esercito austro-ungarico, alla guida dei Caimani del Piave fu il primo ufficiale a raggiungere la riva opposta del Piave. Al termine della guerra Resega era stato decorato con due medaglie d'argento al valor militare, due medaglie di bronzo e una croce di guerra
    Iscritto al PNF nel 1921, comandò una Squadra d'Azione milanese e prese parte alla marcia su Roma, arruolandosi nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fin dalla fondazione come ufficiale nei quadri. Nel 1935 da volontario prese parte alla guerra d'Etiopia sul fronte somalo come comandante di una compagnia del CCXX Battaglione "Arditi d'Italia" della 220ª Legione CC.NN., inquadrato nella 6ª Divisione CC.NN. "Tevere".
    Dirigente industriale nella vita civile, fu componente del direttorio del Fascio di Milano e comandante della sezione milanese della Federazione Nazionale Arditi d'Italia e del XXIV Battalione CC.NN. d'Assalto, con il quale, allo scoppio della seconda guerra mondiale prese parte alle operazioni contro la Francia nel 1940 inquadrato nella 6ª Divisione di Fanteria "Cuneo". Nel 1941, nuovamente mobilitato (a domanda), partecipò alle operazioni sul fronte greco-albanese, in Croazia e in Dalmazia con il Battaglione CC.NN. Squadristi "Milano", da lui comandato, raggiungendo il grado di Primo Seniore (equivalente a tenente colonnello). Invalido di guerra e cinque volte decorato al valore militare il 5 giugno 1943 fu nominato ispettore federale del PNF a Milano.

    Dopo la caduta di Benito Mussolini e l'8 settembre, il 13 settembre 1943 ricostituì la sezione milanese del PNF ricoprendo la carica di commissario federale milanese del Partito Fascista Repubblicano nella Repubblica Sociale Italiana (RSI). Il figlio Gianfranco, già volontario e decorato al valore in Albania, entrò invece come ufficiale nella Guardia Nazionale Repubblicana. Parrebbe che, nei tre mesi in cui fu capo del fascismo milanese, Resega si impegnò per mantenere uno stato di relativa normalità nella popolazione cittadina, bloccando gli eccessi degli squadristi. Quando il 7 novembre i partigiani misero in atto una serie di attentati contro militari fascisti e tedeschi, Resega intervenne da una parte presso il comando tedesco per impedire la rappresaglia che stava per esser compiuta (dieci civili fucilati per ogni tedesco morto) e dall'altra tenendo a freno i propri uomini, intenzionati ad arrestare centinaia di persone.
    Resega divenne l'obiettivo del 17º Distaccamento "Gramsci" dei Gruppi di Azione Patriottica, che operava a Milano guidato da Egisto Rubini. Il 18 dicembre 1943 quattro gappisti, Carlo Camesasca, detto "Il Barbisun", Renato Sgobero, detto "Lupo Mannaro", Vito Antonio La Fratta, detto "Totò" e Validio Mantovani, detto "Momi", uccisero Resega all'angolo tra via Bronzetti e corso XXII Marzo riuscendo poi a fuggire in bicicletta Nonostante il desiderio di Resega di non procedere a rappresaglie il 19 dicembre, prima del corteo funebre, su ordine del ministro dell'interno della RSI Guido Buffarini Guidi e del capo della Provincia Oscar Uccelli il generale Solinas costituì un Tribunale militare straordinario che condannò a morte con un giudizio sommario otto partigiani arrestati nel novembre del 1943 e detenuti a San Vittore, fucilandoli presso l'Arena Civica nonostante fossero del tutto estranei all'omicidio: Carmine Campolongo, Fedele Cerini, Giovanni Cervi, Luciano Gaban, Alberto Maddalena, Carlo Mendel, Giuseppe Ottolenghi (detenuto sotto il falso nome di Antonio Maugeri), Amedeo Rossin.
    Con il nome di Aldo Resega fu poi chiamata l'VIII Brigata Nera, che durante la guerra pubblicò anche un settimanale, e un battaglione della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Resega