Riberti, Bruno, (Primo)

Trasferitosi con la famiglia nel quartiere genovese di Rivarolo all’inizio della Seconda guerra
mondiale, trova lavoro come operaio allo stabilimento Ansaldo Artiglieria. Dopo la morte del padre, avvenuta per mano dei fascisti, decide di unirsi alle forze partigiane ed entra a far parte del Fronte della gioventù nella brigata Sap Jori. Nella notte tra il 23 e il 24 agosto 1944, insieme a Renato Quartini (Tino), comandante delle squadre d’azione del Fdg, e ad altri compagni, partecipa all’azione per liberare Riccardo Masnata ferito e ricoverato all’ospedale San Martino di Genova. Durante il tragitto verso l’ospedale, un guasto meccanico costringe però il camion con il gruppo partigiano a fermarsi proprio davanti alla caserma fascista di San Fruttuoso: un contrattempo che consentiva al Battaglione Risoluti della X Mas di attaccare il
mezzo ferendo gravemente Riberti e Quartini, che sarebbero stati trasportati all’ospedale San
Martino per essere poi trasferiti alla IV Sezione del carcere di Marassi. La mattina del 23 marzo
1945 Riberti, insieme a Quartini e altri diciotto prigionieri, viene prelevato dalla cella e condotto a Cravasco, dove verrà fucilato nei pressi del cimitero.

Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p.393