Arruolato in Marina, nel 1942 ottiene il “Distintivo d’onore” per la sua opera di sommergibilista. Subito dopo l’8 settembre è tra i primi comandanti dei Gap genovesi e si distingue nell’esecuzione di colpi di mano e importanti azioni di sabotaggio, oltre alla distribuzione di materiale propagandistico. Il 20 luglio 1944, mentre stava recandosi a un appuntamento clandestino, è arrestato insieme a due compagni: sottoposto a pesanti interrogatori e torture, riesce a non tradire l’organizzazione. Il Tribunale militare straordinario, riunito in questura nella notte tra il 28 e il 29 luglio, condanna a morte un gruppo di gappisti, imputando loro la morte del generale Silvio Parodi e quella di altri ufficiali e soldati della milizia. Tra i condannati, fucilati la mattina successiva al Forte di San Giuliano, figura anche Rizzolio. Medaglia d’argento al valor militare.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari Editore, Genova, 2021