Laureato in medicina all’università di Napoli, dopo essersi trasferitosi a Genova nel 1940 diviene assistente presso l’Istituto di igiene dell’ateneo cittadino, entrando in contatto con gli ambienti antifascisti. Richiamato alle armi come tenente medico, inviato prima in Francia e poi in Albania e Jugoslavia, tornato infine nel capoluogo ligure per esigenze di servizio, Romanzi all’indomani dell’8 settembre aderisce alla Resistenza, svolgendo funzioni di collegamento in Liguria e Piemonte quale membro delle formazioni Giustizia e Libertà. Tramite Antonio Giampalmo, assistente presso l’Istituto di anatomia patologica dell’università di Genova, l’11 aprile 1945 incontra a Genova nel più assoluto segreto il comandante delle forze tedesche Günther Meinhold, desideroso di stabilire un contatto con la Resistenza e di sondarne la disponibilità in merito a possibili trattative in previsione della ritirata tedesca. Protagonista di altri due incontri, tenutisi sempre nella massima segretezza il 17 e il 23 aprile, in qualità di portavoce delle richieste e condizioni poste dal Comando unificato militare regionale ligure al generale tedesco, Romanzi la mattina del 25 aprile, a insurrezione di Genova già in atto, raggiunge il quartier generale di Meinhold a Savignone, nell’entroterra genovese, per consegnare al generale una lettera del Cln intimante la resa senza condizioni. Convintosi della necessità della capitolazione e raggiunta Genova, insieme allo stesso Romanzi, a bordo di un’ambulanza, Meinhold chiede che il suo interlocutore assista all’incontro con la delegazione partigiana guidata da Remo Scappini (Giovanni o Mario Rossi) che, a villa Migone nel quartiere genovese di S. Fruttuoso, nel tardo pomeriggio del 25 aprile avrebbe ottenuto la firma della resa da parte del generale tedesco. Dedicatosi completamente, nel dopoguerra, all’attività scientifica nel campo della microbiologia, nel 1968 Romanzi viene eletto rettore dell’università di Genova, carica che ricoprirà fino al 1984, e nella seconda metà degli anni Ottanta presidente della Conferenza dei rettori delle università europee. Medaglia d’argento al valore militare.