Fu assunto alla Fiat-Aeritalia nel 1925 con la qualifica di operaio aggiustatore meccanico. Iscritto al Pci durante il fascismo era responsabile del soccorso rosso al reparto carrozzerie; partecipò attivamente agli scioperi del marzo 1943. Con l'occupazione tedesca dovette fuggire perchè condannato a morte. Ritornò dopo la Liberazione e riprese la sua attività in Fiat, dove fu segretario della Commissione interna e attivista della Fiom-Cgil. All'Aeritalia organizzò anche il circolo "Italia-Urss". Nel 1954 la Fiat lo trasferì all'Osr (Officina sussidiaria ricambi), reparto "confino" e lo licenziò in data 10 dicembre 1957 per rappresaglia politica e sindacale.
[Notizie desunte dalla dichiarazione di S. Rossi inviata all'Inps per essere ammesso ai benefici della legge 15 febbraio 1974 n. 36 relativa ai licenziati per rappresaglia politica e sindacale, in Fondo Giuseppe Garelli]