Nel marzo 1944 entra in contatto con il gruppo Cascione e organizza una propria banda che, unendosi ad altri distaccamenti, andrà a formare la 9ª Brigata d’assalto Garibaldi nella I Zona, nella quale assume il ruolo di commissario dell’11° distaccamento. Quando viene costituita la divisione Cascione, ad Artù è
affidato il comando del 3° battaglione della 4° brigata Guarrini operante in valle Prino, sul versante orientale della valle Argentina e della valle Impero. Durante il rastrellamento del 5 gennaio 1945 che investe la valle Argentina, il battaglione di Artù si sbanda, ma riesce a riorganizzarsi più tardi in località Lona-Caselle. Ai
primi di marzo, durante un attacco al presidio fascista di San Bernardo di Conio, viene sorpreso da soldati tedeschi ma, sebbene ferito, riesce a sfuggire all’accerchiamento e a riunirsi alla propria formazione. Successivamente viene nominato Capo di stato maggiore della 4ª brigata Guarrini.
Fonte: Gimelli, Franco, Battifora, Paolo, "Dizionario della Resistenza in Liguria", DeFerrari Editore, Genova 2021, p. 425