Data di nascita : 28/10/1925
Nel maggio 1944 entra a far parte della formazione comandata da Franco Anselmi (Marco), poi brigata Arzani, con la quale combatte fra la val Curone e il tortonese. Ad agosto, durante la battaglia di Pertuso, viene incaricato di condurre da Borgo Adorno all’infermeria di Ottone, insieme ad alcuni compagni e alle infermiere Giulia Oroli (Giulia) e Tecla Lombardo (Olga), un gruppo di partigiani feriti provenienti dall'ospedale di Rocchetta Ligure, fra cui Virginio Arzani (Chicchirichì), Andrea Busi (Silurino) e il polacco Mieczislaw Sasin (Cencio). A Caldirola (Fabbrica Curone), i feriti vengono medicati nel piccolo ospedale provvisorio approntato dal dottor Bruno Barabino (Lidia), quindi proseguono per un lungo tragitto alla volta delle Capannette di Pei. Vista la minaccia di una imminente puntata di colonne nazifasciste, Semini riceve l'ordine di proseguire verso la val Trebbia con l'ausilio di quattro bersaglieri, tratti in ostaggio dai partigiani, a cui viene affidato il trasporto dei feriti su barelle. Giunti ad Artana (Ottone), vengono sorpresi da una colonna di tedeschi e bersaglieri allievi ufficiali di Tortona e fatti prigionieri. Condotto verso il monte Lesima con i feriti Arzani, Sasin, Busi e Angelo Aliotta (Diego), quest’ultimo catturato nei pressi di Vezimo di Zerba, il 29 agosto assiste con Olga e Giulia al loro massacro, nella frazione di Cerreto, da parte di un gruppo di brigatisti neri di Sampierdarena, comandati da Adolfo Gibelli e Giovanni Fara, che, sopraggiunti nel frattempo, si erano fatti consegnare dai tedeschi i prigionieri. Dopo l'esecuzione le Brigate nere lo conducono, insieme ad Olga, a Torriglia e successivamente al comando della Brigata nera di Bolzaneto. Rinchiuso alla Casa dello Studente e poi nelle carceri di Marassi, il 13 settembre è liberato grazie ad uno scambio di prigionieri, potendosi così ricongiungere ai partigiani della val Borbera.
Dizionario della Resistenza in Liguria, (a cura di) F. Gimelli, P. Battifora, De Ferrari, Genova, 2008