Lo stabilimento Servettaz fu fondato a Savona nel 1880 dall’ing. Giovanni Servettaz, già direttore della Tardy & Benech. Nello stesso anno era fallita l’impresa che aveva costruito la nuova darsena Vittorio Emanuele, e il Genio Civile affidò alla Servettaz la manutenzione del vario materiale meccanico occorrente per i lavori per cui insediò lo stabilimento nelle vicinanze della darsena a punta Sant’Erasmo.
Lo stabilimento si ingrandì svolgendo i lavori occorrenti per riparazioni navali e per la nuova acciaieria della Tardy & Benech. Furono costruite alcune gru per il porto di Savona e di Genova, fornì gli apparecchi centrali per la manovra degli scambi e dei segnali ferroviari per le ferrovie italiane.
Nel 1887 lo stabilimento viene trasferito su corso Colombo sui terreni che erano stati concessi alla ditta fallita Calcagno e Geri, i quali avevano iniziato la costruzione di un cantiere navale.
A seguito del primo conflitto mondiale la Servettaz iniziò a produrre anche proiettili, arrivando a settecento pezzi al giorno. La nuova Servettaz occupava 500 operai. Dopo la morte dell’ing. Servettaz, avvenuta nel 1911, la fabbrica passò all’imprenditore Alessandro Basevi con la nuova ragione sociale Servettaz – Basevi. La produzione subì nuove trasformazioni, sorse il reparto fonderia per la costruzione di vasche da bagno e sanitari smaltati.
Lo stabilimento continuò la sua produzione nel sito di corso Colombo fino ai primi anni ’60, poi si trasferì nel nuovo stabilimento di via Stalingrado, costruito su un’area di 50.000 mq di cui 23.000 coperti. Fu inaugurata il 16 gennaio 1965 alla presenza del ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni on. Carlo Russo.
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