Servizio Informazioni Militari (Sim)

  • Storia

    Servizio segreto dipendente dall'autorità militare e operante in Italia durante gli anni del fascismo. Il Servizio informazioni militari (SIM) nacque il 15 ottobre 1925 sanzionato dal Regio decreto n. 1809/25. Dal 6 febbraio 1927 con Regio decreto n. 70/27 il SIM venne posto alle dirette dipendenze del capo di Stato maggiore generale ed in esso vennero unificati i servizi informazione di Esercito, Marina e Aeronautica. Il SIM fu molto attivo in particolare a partire dal 1934 sotto la direzione del colonnello Mario Roatta; in questo periodo sono da sottolineare le attività di intelligence durante la guerra d'Etiopia (1935-1936) e la guerra di Spagna (1936-1939). Sempre nello stesso periodo il SIM fu molto attivo sul fronte dell'opposizione interna antifascista, e in questo contesto è da collocare anche l'omicidio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli avvenuto in Francia nel 1937. Alla vigilia della seconda guerra mondiale il SIM fu sconvolto da alcune riforme che portarono ad una sostanziale confusione a livello organizzativo. Con l'8 settembre 1943 la dissoluzione di fatto di ogni autorità statale fece sparire formalmente ogni presenza istituzionale dei servizi di informazione. Dopo la liberazione della capitale, gli uffici del Comando supremo si trasferirono da Brindisi a Roma e così riprese a funzionare anche il SIM. Nel frattempo però cominciarono a circolare informazioni, documenti e testimonianze che rivelarono le attività criminali del SIM negli anni del regime fascista e così nel corso del 1945 il SIM fu sciolto e sostituito dall'Ufficio informazioni dello Stato maggiore.

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